La comunità inglese a Firenze nell'Ottocento
di Alice Glithero
Da secoli, Firenze è una destinazione popolare per i turisti. Nel 2023, oltre tre milioni di turisti internazionali hanno visitato la città 8che conta circa 400mila abitanti) e quando si cammina nelle vie e nelle piazze del centro, si sente parlare oltre all’italiano anche le altre lingue, tra cui sicuramente l’inglese. La comunità inglese si è stabilita a Firenze da molto tempo e ha acquisito importanza nell’Ottocento, quando alcuni famosi membri della società inglese hanno preso casa a Firenze…
Firenze ha dato il nome alla fondatrice dell'assistenza infermieristica, Florence Nightingale, nata proprio qui nel 1820, da ricchi genitori inglesi che vivevano in città. Anche se ci ha vissuto in città solo per un anno, c'è un monumento in suo onore alla Basilica di Santa Croce. Durante la sua vita, Florence Nightingale ha organizzato l’assistenza ai soldati della guerra di Crimea e ha creato la prima scuola per infermieri. Ha lasciato un'eredità duratura, soprattutto nel Regno Unito.
Firenze è sempre stata un luogo di artisti e scrittori, basta pensare a Dante Alighieri, Giovanni Boccaccio, Leonardo da Vinci, Sandro Botticelli, Donatello, Filippo Brunelleschi, Michelangelo… e l’elenco potrebbe continuare ancora. Non sorprende quindi che abbia attirato l’attenzione anche dei poeti inglesi, tra cui Elizabeth e Robert Browning. Elizabeth Barrett Browning è nata in Inghilterra nel 1806 e dopo avere sposato Robert Browning nel 1846, si sono trasferiti in Italia nello stesso anno. Hanno abitato a Casa Guidi, Piazza San Felice, 8, vicino a piazza Pitti. Nella loro casa, hanno ospitato molte persone del circolo sociale inglese a Firenze e hanno composto altre poesie. Infatti, Elizabeth ne ha scritto una chiamata Casa Guidi Windows (le finestre di casa Guidi). Oggi la casa è un museo ed è possibile visitarla, controlla il sito web per gli orari di apertura (https://www.feelflorence.it/it/punti-di-interesse/casa-guidi ). All’esterno dell'edificio, c'è una targa commemorativa dedicata a Elizabeth. Era interessata alla politica italiana e ha sostenuto fortemente il Risorgimento. Possedeva un cane di nome Flush, che ha portato a Firenze con sé e che ha ispirato Virginia Woolf per la sua biografia immaginativa di Flush, pubblicata nel 1933 (Flush: una biografia). Elizabeth è morta nel 1861 ed è sepolta al Cimitero degli inglesi.
Il Cimitero degli inglesi è un cimitero protestante a Piazzale Donatello, 38 a Firenze. Ci sono circa 1400 tombe, di 16 nazionalità sepolte lì, ma la maggior parte sono inglesi. Il cimitero è stato utilizzato tra 1827 e 1877 ed è stato fondato della Chiesa Evangelica Riformata Svizzera di Firenze. Oltre Elizabeth Barrett Browning, ci sono altri personaggi inglesi famosi, come Walter Savage Landor, Arthur Hugh Clough e diversi membri femminili della famiglia Trollope. Robert Browning è sepolto nell’abbazia di Westminster.
La famiglia Trollope nell'Ottocento era composta principalmente da scrittori come Anthony Trollope, Frances Milton Trollope e Thomas Adolphus Trollope. Dal 1848, Thomas ha abitato a Firenze con la moglie Theodosia, fino alla sua morte nel 1865. Anche Theodosia era una scrittrice, poetessa e traduttrice che ha sostenuto l’indipendenza italiana: infatti si ritiene che i suoi scritti abbiano contribuito a riunire le comunità inglese e italiana a Firenze. La sua casa, Villino Trollope a Piazza dell’Indipendenza, era un salotto per gli anglofoni e il centro della società inglese. Tra gli ospiti c’erano Elizabeth Barrett Browning, Robert Browning, George Eliot, Thomas Hardy e Frances Hodgson Burnett. Anche Theodosia è sepolta nel Cimitero degli inglesi.
La maggioranza della comunità inglese aveva bisogno di un luogo di preghiera, per questo motivo è stata fondata ‘St Mark’s English Church’ (la Chiesa inglese di San Marco) da Charles Tooth. La chiesa è anglicana ed è nata come chiesa domestica nel 1877. Nel 1881, si è trasferita nell’attuale luogo di via Maggio. L’artista inglese John Roddam Spencer Stanhope ha progettato gli interni. Purtroppo la chiesa è stata danneggiata dall'esondazione del fiume Arno nel 1966. Quasi tutti i disegni sulle pareti si sono rovinati e solo alcuni sono ancora oggi visibili. Sopra la porta principale della chiesa, c'è una statua in marmo bianco di San Marco, prodotto da Jason Arkles. È la prima scultura di un americano esposta in modo permanente a Firenze ed è stata realizzata con un marmo proveniente dalla stessa cava del David di Michelangelo.
Un altro scrittore inglese che è rimasto colpito da Firenze è John Ruskin. È famoso per le sue opere filosofiche su una vasta gamma di argomenti e anche per le sue guide turistiche incentrate sulla cultura. Il suo libro Mornings in Florence (Mattinate fiorentine), pubblicato nel 1875, descrive la bellezza di Firenze e spiega le influenze culturali e storiche. Ruskin amava viaggiare e Firenze ha avuto un profondo effetto su di lui.
Mary Shelley, l’autrice di Frankenstein, ha un legame poco noto con Firenze. Frankenstein è stato pubblicato nel gennaio 1818 e due mesi dopo, lei e suo marito sono partiti per l’Italia dove si sono potuti dedicare alle proprie attività creative. Nel 1819, Mary ha partorito suo figlio a Firenze, e gli ha dato il nome di Percy Florence Shelley. Ha apprezzato molto il tempo trascorso in Italia e ha scritto diverse opere, tra cui Matilda e Valperga.
Ancora un altro famoso scrittore inglese, Oscar Wilde, era innamorato di Firenze. È stato autore di numerosi libri e opere teatrali, ha visitato Firenze due volte. La prima volta nell’estate del 1875, quando era uno studente all'università di Oxford: aveva frequentato le lezioni di John Ruskin e quindi si era interessato all’arte fiorentina. Una volta a Firenze, è rimasto incantato dall’architettura e dalle opere d’arte e nel 1881, ha pubblicato una raccolta di poesie in parte ispirate al suo viaggio. La sua seconda visita è stata nel 1894, con il suo amante. L’omosessualità era proibita in Inghilterra ma a Firenze la mentalità era più aperta, per questo hanno deciso di visitare la città dove si sentivano più liberi. In quel periodo ha scritto parte di un’opera teatrale intitolata A Florentine Tragedy (una tragedia fiorentina), che non ha mai completato.
Il museo Stibbert, famoso per la sua vasta collezione di manufatti in particolare armature provenienti dalle civiltà orientali e occidentali, non ha un nome italiano. Questo perché il suo fondatore, Frederick Stibbert, era un uomo nato a Firenze da padre britannico e madre toscana nel 1838. La sua vita è stata dedicata alla creazione del museo: il suo obiettivo era quello di creare uno spazio educativo incentrato sulla storia del costume. Il museo ha oltre 36000 manufatti distribuiti in 57 sale. Dopo la sua morte nel 1906, il museo è entrato in possesso del governo britannico e poi, nel 1908, della città di Firenze.
Un libro che descrive quest’epoca è "A Room with a View” (Camera con vista), da cui è stato tratto un film di grande successo con Helena Bonham Carter, Maggie Smith e Daniel Day-Lewis. Il libro è stato pubblicato nel 1908 ed è un bel racconto che fa ben capire quale era il clima dei viaggiatori e degli intellettuali a Firenze nell’Ottocento. Presenta molti luoghi famosi di Firenze, come la Basilica di Sante Croce e la Piazza della Signoria.
https://www.enciclopediadelledonne.it/edd.nsf/biografie/florence-nightingale
https://www.santacroceopera.it/opere/sargant-monumento-florence-nightingale/
https://danielaedintorni.com/2017/11/28/accadde-oggi-nel-1816-nasce-theodosia-gawon-trollope/
https://queertuscanytours.com/oscar-wilde-a-firenze-a-sentimental-journey-of-discovery/