di Maria Serena Balestracci
Una piccola moneta tutta d’oro - a 24 carati – dal peso di circa 3,5 grammi. Firenze, nel 1252, crea una valuta destinata a dominare, incontrastata, su tutti i mercati del tempo per molti anni: il FIORINO.
La Firenze del XIII secolo è in piena crescita: siamo al tempo di Dante e Giotto e – nonostante le terribili lotte tra guelfi e ghibellini – la città è riuscita a trovare una maggioranza di governo stabile basata su una classe nuova e in ascesa, quella dei grandi mercanti del Popolo. Non sono nobili ma sono molto ricchi e producono lavoro e ricchezza: commercianti e banchieri, piccoli e grandi artigiani; hanno accesso al potere attraverso le corporazioni di lavoratori cittadine, le ‘Arti’.